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DOTTRINA SOCIALE CRISTIANA PER UNA NUOVA CIVILTA'

Positivo bilancio per il primo Festival a Casamari Quattro giorni tra incontri, dibattiti e testimonianze per riportare al centro dell’attenzione della comunità ecclesiale e civile la Dottrina sociale della Chiesa, quel patrimonio di princìpi in cui cattolici, e non solo loro, possono trovare soluzioni concrete anche per il tempo di crisi che viviamo. E’ quanto ha proposto il Festival della Dottrina sociale cristiana della provincia di Frosinone, ospitato presso l’Abbazia cistercense di Casamari dal 30 novembre al 3 dicembre. L’evento, promosso dal Comitato “Sviluppo Associazionismo laicale”, che riunisce diverse associazioni attive nell’ambito sociale, economico e culturale della Ciociaria e accomunate dall’ identica matrice ideale dell’ispirazione cristiana, ha raggiunto risultati importanti. A cominciare dalla capacità di mettere insieme realtà associative che spesso procedono su strade autonome: così Acli, Ail, Cisl, Coldiretti, Compagnia delle Opere di Roma e del Lazio, Unione Confraternite Lazio, Confartigianato, Confcooperative, Cespi, Istituto di cultura Giovanni Paolo II, La Regola d’Oro, Movimento Cristiano Lavoratori, Pastorale Regionale del lavoro del Lazio e UCID hanno dato vita ad una kermesse che ha tracciato un solco significativo per l’impegno nel terreno del “pre-politico” per i cattolici del territorio. “Le sigle promotrici del Festival –spiega Francesco Rabotti, dirigente dell’Ucid frusinate, che ha coordinato i lavori delle giornate - hanno voluto attestare l’urgenza di una fattiva collaborazione tra i cattolici impegnati nel sociale, che hanno molto da dire e da offrire ad una vita pubblica segnata da lacerazioni e da una profonda crisi valoriale”. Altre scelte azzeccate della manifestazione sono state quella di leggere gli ideali del pensiero sociale cristiano alla luce dell’emergenza educativa e la riflessione sull’etica della vita come vero pilastro dell’etica sociale. Originale inoltre l’innesto di pellicole cinematografiche per sviscerare alcuni temi. Interessante l’apertura ai giovani delle scuole superiori che hanno ascoltato testimonianze sull’incisività dei valori cristiani per il cambiamento sociale e partecipato ad un concorso sui temi del Festival. Tra i molti contributi, quello del vescovo diocesano monsignor Ambrogio Spreafico, che ha tenuto un intervento sulla necessità del perdono e della gratuità per rifare il tessuto della convivenza umana. Notevoli gli spunti tracciati da politici, imprenditori, giornalisti e sindacalisti protagonisti delle tavole rotonde. Il Festival ha ospitato anche alcune mostre, tra cui quelle su Alcide De Gasperi e sul “Progetto Policoro”, voluto dalla Cei per il riscatto dalla illegalità dei giovani del Sud Italia.

E' possibile visionare dal sito ufficiale della Fondazione CLUBin il catalogo di chiusura con tutte le foto sull'evento.

CLICCA QUI X il catalogo

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