COMUNICATO STAMPA V° FESTIVAL DSC del 31 gennaio 2016

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V FESTIVAL DELLA DOTTRINA SOCIALE CRISTIANA

COMUNICATO STAMPA

31 GENNAIO 2016

 

Si è conclusa, ieri, la quinta edizione del Festival della Dottrina Sociale Cristiana, promosso in Provincia di Frosinone dal Comitato Sale. Il Festival, quest'anno, si è tenuto a Frosinone, nella sede della Banca Popolare del Cassinate, sponsor e partner di tutte le edizioni del Festival. L'edizione di quest'anno è stata incentrata sul tema della misericordia, riprendendo il tema del giubileo voluto da Papa Francesco.

 

La seconda giornata di lavori è stata dedicata all'analisi di una particolare prospettiva del tema generale: “Il benessere nasce dalla misericordia”. Una lettura nuova ed interessante delle dinamiche economiche e sociali.

 

Al mattino, gli interventi del Prof. Vincenzo Formisano, Vicepresidente della BPC e docente presso l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Un intervento che il moderatore dell'incontro, Angelo Astrei, ha introdotto, in maniera scherzosa e un po' provocatoria, con una scena del film. “Tu mi turbi” nella quale il protagonista, interpretato da Roberto Benigni, cerca di ottenere un finanziamento da una banca. Un dialogo paradossale, nel quale, però, vengono mostrati tutti i limiti del sistema bancario, orientato talvolta più a sostenere chi è già ricco che non a garantire la tutela di tutti i risparmiatori. Una provocazione alla quale non si è sottratto il prof. Formisano, il quale ha spiegato ai presenti – in particolare scuole e docenti – le dinamiche che regolano l'attività di una banca e, in generale, di un'azienda, ma, al tempo stesso, la necessità di un approccio che tenga conto non soltanto di criteri strettamente economici, ma che tenga conto di una valutazione più globale e, soprattutto, che agisca in un'ottica di responsabilità sociale di impresa. Le imprese hanno infatti una precisa responsabilità nei confronti del territorio, della società, della comunità, ma anche delle future generazioni.

 

E' poi intervenuto il dott. Giuseppe Mansur, del Comitato per la Finanza Islamica, che, in un excursus estremamente interessante, ha illustrato i principi che regolano la finanza islamica. Una prospettiva nuova, che ha permesso di conoscere più da vicino il mondo musulmano e i principi che lo regolano.

 

E' poi intervenuto Giuseppe Sabella, autore di un libro dal titolo “Da Torino a Roma: attacco al sindacatola crisi dei corpi intermedi e il futuro della rappresentanza” e già ospite della prima giornata del Festival.

La parola è poi passata a Marco Toti, Direttore della Caritas Diocesana di Frosinone, che ha parlato di condivisione e di mettere i propri talenti a disposizione della comunità. Talenti diversi, specificità diverse, che rendono ciascuno unico e irripetibile. In quest'ottica, nessuna persona è inutile, nessuno può essere considerato a margine della società. Marco Toti, ricordando una frase di Stefano Zamagni, ha ricordato anche che una virtù fuori dalla comunità quasi non è una virtù. Il legame con la comunità, la vicinanza concreta con il fratello sono fondamentali. La fratellanza viene prima di qualsiasi altra cosa: solo se si vede nell'altro un fratello, lo si rispetta.

 

E poi l'intervento di Marco D'Agostini, dell'Associazione Nazionale Piergiorgio Frassati che ha presentato ai giovani una grande figura della Chiesa. Piergiorgio Frassati è un giovane che, nella sua breve vita, ha messo Cristo al centro e ha sempre cercato di attuare la solidarietà, l'amore e l'attenzione per gli altri.

 

Nella sessione pomeridiana, ancora gli interventi di Marco Toti, Vincenzo Formisano, Giuseppe Mansur.

Molto interessante, poi, la riflessione di Claudio Gentili, Direttore della Rivista La Società che ha dato una lettura particolare e profonda delle “opere di misericordia” spirituale e materiale di cui parla la Chiesa. Ha ricordato che il cristiano è una persona concreta che, però, deve avere uno sguardo spirituale sulla realtà e ha ricordato che come la preghiera sia necessaria e che l'azione senza preghiera sia cieca.

In un momento difficile come quello attuale, è particolarmente necessaria una formazione approfondita e accurata, che consenta di conoscere da vicino e vivere i principi del Vangelo nella vita di ogni giorno.

 

A concludere i lavori Vincenzo Antonelli, che ha ricordato come la misericordia sia innanzitutto uno sguardo sulla realtà e sia esperienza di incarnazione. La misericordia, dunque, non è un valore astratto, ma è uno sguardo sulla miseria. E' spesso scandalosa, come dice il priore di Bose Enzo Bianchi, perché mette in discussione, perché fa sorgere domande. Non sempre è facile fare il bene comune, ma è l'unica strada da percorrere. Per questo il giubileo non è semplicemente una festa, ma è, invece, un fare i conti con la realtà, un mettersi in relazione, un assumersi responsabilità e accogliere l'altro.

 

Al termine dei lavori, il saluto del presidente del Comitato Sale Francesco Rabotti e l'appuntamento al prossimo anno per la VI edizione del Festival. Già individuati alcuni temi sui quali riflettere e, soprattutto, rinnovato l'impegno ad approfondire i temi della Dottrina Sociale della Chiesa, non solo nei giorni del Festival, ma ogni giorno dell'anno, nella vita e nell'esperienza quotidiana

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